Tanti nomi, un unico dolce
Oltre a frittole, castagnole e frittelle in generale, le Chiacchiere sono il dolce simbolo del Carnevale riconosciuto da tutti. La storia delle Chiacchiere parte da molto molto lontano: già nell’antica Roma compaiono cenni di un dolce chiamato “fritcilia” fritto nel grasso di maiale dall’aspetto molto simile ai nostri dolci di Carnevale. Le Chiacchiere vere e proprie nascono però a Napoli: la tradizione vuole che la regina Savoia, solita nel dilungarsi nel chiacchierare, ebbe un attacco di fame improvviso e il cuoco preparò in tutta fretta il dolce che conosciamo dandogli il nome di Chiacchiere.

Ma perché quelle che in Lombardia e in altre regioni d’Italia vengono chiamate Chiacchiere, qui in Piemonte sono conosciute come Bugie? E in realtà non in tutto il Piemonte, perché hanno nomi diversi anche a seconda della provincia (per esempio nella mia zona, biellese e vercellese, si chiamano Gale). In Liguria sono conosciute anche come Crostoli, a Mantova sono dette Lattughe, in Emilia Fiocchetti oppure Sfrappole a seconda della zona, in Lazio ci sono le Frappe, in Toscana i Cenci. Ma non vi preoccupate, il succo non cambia: gli ingredienti più o meno sono gli stessi, la cottura tradizionale prevede la frittura in abbondante olio di semi o girasole e la consistenza è la stessa. Cambiano le forme, lo spessore della pasta (come nelle Lattughe per esempio che sono molto sottili e a forma di striscioline) e alcuni aromi che possono essere aggiunti o meno (come i liquori, l’anice o il limone).

La ricetta originale delle Chiacchiere
Una volta sviscerati tutti i nomi con i quali vengono chiamati questi deliziosi dolci di Carnevale, proviamo a prepararli! L’impasto è davvero semplice, gli ingredienti pochi e probabilmente già tutti disponibili in frigo e in dispensa. Il risultato deve essere questo: sfoglie croccanti e delicate che si sciolgono letteralmente in bocca. Naturalmente come per ogni ricetta tradizionale che si rispetti, anche nel caso delle Chiacchiere le varianti si sprecano: non solo per quanto riguarda forma e aromi come dicevamo, ma è possibile portare in tavola Chiacchiere ripiene (per i più golosi) e anche Chiacchiere “light” (cotte in forno). Io vi consiglio però di provare prima di tutto la ricetta tradizionale per assaporare il vero gusto del Carnevale!

Ingredienti
- 350 grammi di farina bianca
- 40 grammi di zucchero semolato
- 1 uovo
- 20 grammi di burro
- mezza bustina di lievito in polvere
- 2 cucchiai di liquore (grappa, rum o marsala)
- olio per friggere q.b.
- zucchero a velo q.b.
Procedimento
Preparate l’impasto mettendo nel mixer la farina bianca, il burro a pezzetti, l’uovo, lo zucchero, il lievito e il liquore. Azionate il mixer fino ad ottenere un composto omogeneo e trasferitelo sulla spianatoia. Continuate a lavorare l’impasto a mano, formate una palla, avvolgetela nella pellicola e lasciatela riposare per mezz’ora in frigorifero.
A seconda della specialità di Carnevale che desiderate ottenere stendete una sfoglia più o meno spessa utilizzando il mattarello o, meglio ancora, la macchina per la pasta. Per fare le classiche chiacchiere tagliate sfoglie larghe circa 10 centimetri e ricavate dei rettangoli sui quali dovrete incidere due righe parallele al centro.

Friggete le chiacchiere in olio abbondante; l’olio dovrà raggiungere la temperatura minima di 170°: potete controllare la temperatura con un apposito termometro da cucina oppure utilizzando il classico trucco dello stuzzicadenti (se immergendolo vedrete delle bollicine formarsi intorno al legno vorrà dire che l’olio è a temperatura).
Una volta dorate da entrambi i lati, scolate le chiacchiere e asciugatele appoggiandole su un foglio di carta assorbente, lasciatele raffreddare e cospargetele di zucchero a velo.

Sicuramente le avrete già assaggiate, ma le avete mai preparate in casa? Come si chiamano i dolci di Carnevale nella vostra regione? Avete altre ricette di dolci tipici da suggerire alla community dei nostri lettori? Fatecelo sapere lasciando un commento qui sotto!